Diario

A me piaceva pescare

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La mia carriera da Sampei fu breve, ci pensò mio fratello a procurarmi il senso di colpa. Era l’alba e partimmo all’avventura carichi come due muletti. Avevo otto anni quando impugnai una canna per la prima volta, era una di quelle cannette vinte al fierino di paese, si allungava con una tale facilità e la si poteva maneggiare con destrezza tanto era leggera. Ricordo l’odore di begatini nel secchielletto verde forato, e mio fratello che cercava con astuzia d’intortare i pesci con esche geniali di ogni tipo. Me lo vedo ancora davanti, con i suoi sandalini di plastica blue, il pantaloncino a scacchi alla zuava e il caschetto alla Oliver Twist, rannicchiato sullo scoglio e sommerso da ami e piombini, tutto preso a preparare. Ed eccoci impavidamente sulla punta dello scoglio col vento in faccia e l’occhio d’aquila. Zitti proprio come due pescatori esperti stavamo, e ne passò di tempo prima di sentir salire l’adrenalina, chè quando l’esca si vede e non si vede, sta a dimostrare che un pesce sta per essere intortato. Vidi la Maver di mio fratello divenire curva come un arco, e dal suo viso traspariva lo sforzo e dai suoi occhi la felicità allo stato puro. Mi sbucciai pure un ginocchio dalla fretta di vedere il mostro marino che aveva intortato. Forse fu colpa della poca forza, oppure della tremolina non proprio messa a dovere, ma appeso a quell’amo non rimase alcun pesce. Passarono diversi quarti d’ora e nessuno dei due ruppe il silenzio fino a quando qualcosa finalmente cominciò a far impazzire il mio galleggiante, ‘eccolo eccolo’ esclamai con gioia, mentre mio fratello accorreva in ausilio, doveva essere davvero grosso pensammo guardandoci negli occhi, e con le quattro mani ben salde sulla canna. Ancora non riesco a spiegarmi come fece un mulinello così piccolo a tirar su un pescetto così paffuto, sarà pesato almeno un etto. Io già mi sentivo felice e non vedevo l’ora di tornare a casa per mostrarlo a mio padre, ma mio fratello decise di rimanere e tentare la fortuna. Rapita dalla sindrome di Sampei restai a guardare il pescetto nel secchiello con fierezza per diverso tempo. La gente cominciava a popolare la spiaggia e la rassegnazione in mio fratello la si poteva leggere chiaramente. Prima di andare, mi venne vicino e mi disse ‘ ma non ti fa un po’ pena questo povero pesciolino?’ io non risposi, e lui aggiunse ‘ dai ributtiammolo dentro, magari i suoi lo staranno cercando’. Con grande rammarico lo ributtai in mare, solo dopo qualche tempo ne appresi il significato, mio fratello non aveva testa a tornare a casa senza non aver pescato neppure un pesce..

16 pensieri riguardo “A me piaceva pescare

  1. Che belli i racconti della nostra memoria. A me mettono buonumore. 8 anni e già pescavi??Bravissima Kiaretta!! Io ci ho provato 2 volte con un mio ex ex ragazzo quando avevo 15 anni…ricordo che andavamo a pescare con il suo motorino con le marce..doppia festa per me perchè in una sola giornata mi insegnava a pescare e a portare il motorino difficile…

  2. Kiaruccia, ricordo molto bene tutte le volte che mia madre, io, mio fratello maggiore, mia zia e mio cugino, andavamo in gita con la barca di una mia zia dove dopo il bagno, a metà pomeriggio facevamo su e giù per la costa e, prendevamo sempre un sacco di pesce, di qualsiasi tipo. Un giorno stavamo pescando a tonnacchielle, ad un certo punto sentii tirare e, per tenere la lenza fra le mani me le tagliai. Fermandoci per controllare, scoprimmo che era una rete affondata ma poco male perchè lo stesso giorno incagliando nel gallggiante di mia zia presi un palammeto da 500gr circa ed ero contento perchè era la prima volta che pescavo a strascico ed avevo più o meno 7-8 anni, mia zia era più contenta di me perchè fui il primo a tirare su qualcosa di molto grande rispetto alle tonnacchielle. E con il sorriso che mi straspirava da ogni parte pensai e dissi: “sono meglio di Sampey”, con relativo sorriso di tutta la ciurma.
    Poeta

  3. bel gesto! proprio disinteressato eh?! 😉
    ma ne ha beneficiato il pesciolino…bravi! 🙂
    un bacione e buon finesettimana!

  4. Oscar- Guarda, se me lo dici tu che scrivo bene, tocca crederci. Ti stimo e ti abbraccio.
    Matteo- E giustamente tu… Baci sparsi.
    Violetta- Almeno a te t’insegnava un ex, non un fratello saputello. Mille baci Violetta.
    Capatain- Ma lo sai che invece io mi diverto a pescare, questa estate sono andata un paio di volte con degli amici, e ti dirò, mi sono divertita una casino. Un abbraccio.
    Poeta- Sindrome da Sampei pure tu eh.. Altro punto in comune, baci.
    Paparazza- Grazie cara, buon fine settimana anche a te, baci.
    Ross- Ripensandoci infatti non sono poi così pentita di averlo fatto, chè io non sopporto vedere gli animali soffrire. Baci e buon week end anche a te.

  5. Kiara! complimenti per il tuo post è scritto molto bene…Possiedi l’arte del saper scrivere davvero complimenti mi è piaciuto molto..
    Avete fatto bene a ributtare quel pesce in mare, gli avete dato un’opportunità, chissà se diventerà un POMPELMO? Salut

  6. Non sarei mai riuscito ad essere un buon pescatore sub … pur avendone la possibilità.
    Quando ti trovi a guardare negli occhi un cernione, e posi il fucile per cercare di instaurare una qualsiasi forma di “rapporto” con l’animale, capisci che è meglio fotografarli …

    Ciao
    Miky

  7. ahahahahaah… 😀
    Sto ancora ridendo per il simpatico commento di Oscar Ferrari,che ha comunque ragione sulle tue capacità da scrittrice: leggerti è sempre piacevole e rilassante, anche se non so pescare! 😉

    Un abbraccio fumoso 🙂

  8. Ciao,

    c’è bisogno di dare voce ad un’iniziativa importante che trovi sul mio blog a favore di un senzatetto, se puoi e vuoi, ti pregherei di darne notizia e farlo sapere ai tuoi contatti.
    Un grandissimo grazie.

    Morgan

  9. mi hai fatto rammentare di come mio fratello pesco’ me…lanciando la canna l’uncino si infilo’ nella mia mano…mi fece promettere di non dire nulla alla mamma, e infatti dissi che mi ferii con una pentolina….incredibile. Ci credette.
    Ancora ne riporto la cicatrice.Piccola. Ma c’e’.

  10. Brì- Sì mi ha intortato effettivamente, e come sempre aggiungerei.
    Ganassa- Ma che bella quella del limone divenuto pompelmo, ancora mi ronza in testa. Un abbraccio.
    Miky- Benvenuto! Che sensibilità, complimenti se così è andata.
    Alby- Non sei l’unico al quale piacciono i suoi commenti, io lo stimo tantissimo. Grazie Alby, gentilissimo come sempre, baci.
    Morgan- L’ho fatto con una decina di mail, ti abbraccio.
    Mad- Come quasi tutti i fratelli maggiori credo, un abbraccio.
    vdp- Benvenuta e mi spiace tantissimo per l’inconveniente, capitò anche a mia cugina, a lei nella pancia… Un abbraccio.

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